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S00254

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Pisum sativum var. arvense - Pisello / ROVEJA o RUBIGLIO

 

La roveja (Pisum sativum var. arvense), detta anche pisello dei campi, o rubiglio, è un’antica varietà di pisello conosciuta sin dai tempi dei romani. È una pianta annuale, con bei fiori papilionacei di colore rosa o lilla e legumi molto corti (3-6 cm circa).

Nei secoli passati questo legume era coltivato su tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana, in particolare sui monti Sibillini, anche a quote elevate. I contadini lo seminavano spesso in consociazione con il favino per la produzione di foraggio per gli animali, tuttavia, in alcuni periodi dell’anno, la usavano anche per la propria alimentazione.

Per via della sua rusticità, prolifera molto facilmente lungo le scarpate e nei prati, tanto che in alcune zone viene chiamato da pastori e contadini locali con i nomi di pisello selvatico, pisello di campo o pisello bastardo.

 

COLTIVAZIONE

È una pianta di facile coltivazione in quanto si adatta a terreni pesanti, argillosi e umidi e presenta una buona resistenza al freddo. La roveja viene seminata a primavera, in genere a marzo, e i baccelli possono essere raccolti a maturazione inoltrata, a fine estate, in quanto sono meno farinosi dei piselli comuni. Dopo la raccolta vengono seccati e successivamente sgranati con una trebbia per essere infine macinati a pietra.

La produttività è valutata da buona ad ottima, si consiglia la raccolta per estirpazione quando si nota che le piante tendono ad ingiallire, ma è possibile effettuarla anche scalarmente.

 

USI COLTURALI

Attualmente la roveja viene coltivata soltanto nell’Italia centrale, prevalentemente nelle Marche e in Umbria, da agricoltori che vogliono diversificare e riscoprire le tradizioni.

Il gusto ricorda un po' quello delle fave e dei ceci e si può consumare fresca oppure essiccata; in quest’ultimo caso diventa un ottimo ingrediente per minestre, zuppe, spezzatini e risotti. Una volta macinata, invece, viene utilizzata per preparare una polenta dal gusto intenso chiamata “Farrocchiata”, condita con un battuto di acciughe, aglio e olio extravergine.

 

Scheda: M.D.

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