Zea mexicana / TEOSINTE
Secondo alcuni botanici sarebbe un ibrido naturale tra Zea mays e Tripsacum, formatosi probabilmente intorno al 600 d.C., quando i Maya migrarono dallo Yucatan agli altipiani dell'America Centrale dove era l'area di naturale diffusione del Tripsacum (Erba Gama).
Per altri si tratterebbe dell'antesignano del mais attuale che si sarebbe formato appunto per la graduale selezione umana delle popolazioni ameridie, dal 13.000 al 6.000 a.C (Beadle 1980).
Il teosinte è una pianta erbacea alta 1-3 m, con robusti culmi e con foglie e fiori simili a quelli del mais; i fiori femminili sono disposti in spighe, raggruppate in un’infiorescenza circondata da una guaina fogliare.
I caratteri distintivi tra teosinte e mais vanno cercati nella struttura dell'infiorescenza femminile che, nel teosinte, è una spiga distica in cui ciascuna cariosside è disarticolata perché possiede un segmento di rachide che la inserisce nell'infiorescenza stessa, mentre nel mais è una spiga polistica ben compatta e incapace di disperdere il seme.
COLTIVAZIONE
Ha le stesse esigenze colturali del mais, ma rispetto a questo ha forse bisogno di più calore ed è più tardivo. La sua produzione può essere buona anche se il raccolto è complicato dal fatto che le piccole spighe sono raccolte in nicchie del fusto fibroso della pianta. Ha la caratteristica principale di una pianta selvatica, vale a dire che i semi che tendono a staccarsi naturalmente dalla pianta madre, disperdendosi nell'ambiente.
USI COLTURALI
La pianta è compatibile con il mais, quindi si può ibridare con esso.
Il teosinte è ampiamente utilizzato come coltura foraggera per il bestiame in Messico e i semi possono essere somministrati ad altri animali come polli e maiali. Teosinte è considerata la madre del mais e quindi occupa un posto molto importante nella cultura e nelle credenze delle popolazione amerindie.
Scheda: A.C.
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