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Alberi ed arbusti

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Gli alberi sono tra gli esseri viventi più grandi ed importanti sulla Terra. Il loro ruolo dovrebbe essere meglio  conosciuto, ma dilungarvisi qui sarebbe impossibile. Limitiamoci ad un'accenno sul ruolo che hanno gli alberi, ed anche le piante legnose perenni (arbusti) negli ecosistemi agrari che prevalgono nel nostro paese.

L'albero e l'arbusto sono stati considerati per molti decenni ostacoli da tagliare, spianare ed estirpare perché creavano impaccio all'agricoltura meccanizzata, ma si è scoperto poi che la loro presenza favorisce la presenza dei principali competitori delle specie viventi dannose ai raccolti e che averli nei territori agricoli diminuisce (anche di molto) la perdita di suolo dovuta all'erosione della pioggia, dei corsi d'acqua e del vento.

Infine nelle estati mediterranee ogni anno più lunghe, gli agricoltori stanno imparando che gli alberi forniscono riparo a semenzali e colture pregiate che sarebbero danneggiate o distrutte dalle forti radiazioni solari; in sostanza si scopre che gli alberi forniscono un parasole gradito a molte piante, e che molte altre senza la loro protezione difficilmente potrebbero essere coltivate.

Anche se la loro coltivazione può richiedere molti anni, piantare un albero (o un seme di albero) è da considerarsi come un'azione lungimirante, e che sicuramente darà buoni frutti. In tutti i sensi.

Nella busta-collezione trovi una selezione di alberi di particolare interesse ornamentale, agronomico e forestale che si adatteranno al giardino, al frutteto ed anche all'orto sinergico. 

Ortaggi da radice (carote... e non solo)

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Gli ortaggi che si coltivano per le radici commestibili sono una presenza in aumento negli orti sia estivi che invernali e vantano una storia di raccolta e coltivazione antica quanto e più dell'agricoltura stessa. La bontà del raccolto, la relativa facilità di coltivazione fanno di carote e cipolle, ravanelli ed agli, barbabietole e rafani tra gli ortaggi più apprezzati.

Chi non ricorda l'euforia del momento prima del raccolta per scoprire nel terreno -nascosti proprio li sotto- i frutti invisibili che ci regala la stagione? Eppure per l'orto ci sono ancora moltissime radici da scoprire, coltivare e guastare che provengono dalle tradizioni agricole nazionali e di molti altri paesi.

Ogni busta-collezione contiene oltre ai semi di diverse belle varietà di carote, barbabietole, cipolle, agli  e ravanelli particolari, anche semi di ortaggi da radice poco conosciuti che meritano di essere provati ed assaggiati fin dalla prossima stagione di semina!

pastinaca, sisaro, bulbocastano, raperonzolo, ramolaccio, pastinaca, raperonzolo, pastinocello, prezzemolo da radice, aglio orsino, scorzabianca, scorzonera, cipero, cipolle, carote 

Frumenti antichi

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I grani antichi nell'ultimo decennio hanno riscosso un sempre maggiore interesse da parte dei consumatori, del comparto alimentare e degli agricoltori in cerca di alternative della cerealicoltura in perdita. Proponiamo per la prima volta la scelta di una busta-collezione tematica dedicata alle varietà di frumento (tenero e duro) coltivate in passato.

Ogni busta-collezione contiene 5 differenti bustine di semi di frumenti teneri e duri.

Frumenti antichi 2023

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I grani antichi nell'ultimo decennio hanno riscosso un sempre maggiore interesse da parte dei consumatori, del comparto alimentare e degli agricoltori in cerca di alternative della cerealicoltura in perdita. Proponiamo per la prima volta la scelta di 4 diverse buste-collezione tematiche dedicate alle varietà di frumento coltivate in passato ordinandole per il breeder che le costituì, oppure perché facenti parte della tradizione agricola italiana come popolazioni locali. Eccoli:

- Nazzareno Strampelli

- Marco Michahelles

- Francesco Todaro

- varietà tradizionali italiane 

 

Ogni busta-collezione contiene 5 differenti bustine di semi di frumenti teneri e duri.

Il mais (e famiglia)

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La produttività, la grande varietà di forme e dimensioni, l'adattabilità a suoli e climi molto diversi hanno fatto del mais (Zea mais) con le tre sottospecie selvatiche ed una coltivata, la seconda pianta più coltivata sulla Terra, dopo la canna da zucchero, ma il primo assoluto tra i cereali, distanziando di molto il grano che è tipico del Vecchio Mondo.

Il mais è originario del continente americano dove venne domesticato circa 6000 anni fa, eppure il suo ruolo da quando approdò mezzo millennio fa sulla nostra sponda dell'Atlantico divenne subito globale, e cruciale. Dove il mais venne introdotto (assieme anche alle patate) contribuì a diminuire e talvolta a scongiurare le carestie che avevano falcidiato moltissime comunità agricole europee del periodo medievale. Essendo una pianta esigente, si adattò piuttosto bene ai suoli ricchi di acqua di molte pianure europee che erano inadatti alla cerealicoltura del frumento; inoltre si avvantaggiavano della lunga estate delle regioni mediterranee, e la sua coltivazione (una volta affermatasi nei secoli XVII-XVIII) contribuì in modo determinante alla bonifica di vaste zone umide.

Ecco quindi che il mais (come il riso) è entrato a far parte della nostra cultura, della nostra economia, della nostra cucina. Ne esistono -solo in Italia- centinaia di varietà, mentre a livello mondiale se ne contano quasi 5.000 varietà, di cui il 95% sono coltivate solo in ambiti molto ristretti, dove hanno provato però di rispondere bene alle particolari condizioni locali.

Nella busta collezione trovi 5 varietà varietà, alcune tipiche italiane, ma anche antiche varietà di altre parti del mondo prime tra tutte, la regione centro-americana.

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