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S00056

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Phaseolus Vulgaris - Fagiolo / ROSSO DI LUCCA

 

Varietà di fagiolo storicamente coltivata in lucchesia fin dai primi decenni del secolo scorso. Viene considerato come un fagiolo unico nel suo genere, visto che non esistono di simili in altre regioni italiane, come accade invece per altre varietà locali. Al pari del fagiolo scritto di Lucca, veniva coltivato nelle aree più fertili della piana lucchese in consociazione con il mais allo scopo di utilizzare al massimo il terreno disponibile e fornire al tempo stesso alla leguminosa un ambiente fresco e riparato.

La pianta presenta un accrescimento determinato e portamento nano (altezza massima 50-60 cm). Il seme, reniforme, è caratterizzato da una colorazione rossa di varia intensità con striature che vanno dal vinaccia scuro al nerastro, simile al borlotto. Ha consistenza molto farinacea e un sapore più intenso rispetto al fagiolo cannellino.

 

COLTIVAZIONE

Preferisce terreni di medio impasto o tendenzialmente sabbiosi, prossimi ai corsi d'acqua. La semina avviene in maggio-giugno su file distanti 50 centimetri e distanza di 5 centimetri lungo la fila; normalmente non necessita di trattamenti antiparassitari, mentre è opportuno intervenire con irrigazioni di soccorso in annate particolarmente siccitose. La raccolta, tra settembre e ottobre, avviene manualmente o meccanicamente in aziende più strutturate. Il seme, una volta essiccato, viene sottoposto ad un trattamento refrigerante per la conservazione.

 

USI COLTURALI

Il fagiolo rosso di Lucca è particolarmente indicato per la preparazione di zuppe e minestre coma la zuppa alla frantoiana, pasta e fagioli, farinata (minestra tipica lucchese a base di fagioli rossi lucchesi, cavolo nero e farina di mais), minestra di farro e fagioli all'uccelletto con aglio, salvia, pomodoro e salsiccia.

Fino a pochi anni fa la coltivazione di questo legume era relegata a poche aziende a livello hobbistico. Attualmente, grazie alla maggiore richiesta di produzioni tipiche e al lavoro di selezione di alcuni volontari, la produzione del fagiolo rosso di Lucca risulta attiva, anche se non al punto da non far pensare a un rischio di scomparsa dello stesso.

 

Scheda: M.D.

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