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Solanum lycopersicum - Pomodoro  / TLACOLULA DE MATAMOROS

Esterno: Pomodoro rosso rotondo con i poli schiacciati e costolature

Interno: di colore rosso, cavo

Ciclo vitale: annuale

Portamento: indeterminato

Varietà: medio

SEMINA

Coltivazione: da febbraio a giugno

Profondità terreno: 20-30  mm

Distanza tra le fila : 50 cm

Distanza sulla stessa fila : 50 cm

RACCOLTO: dal trapianto circa 75 giorni

Proprieta': E' un pomodoro antico originario del Messico, Oaxaca, città di Tlacolula

Curiosità:  I suoi frutti possono unirsi e formare pomodori giganti.

S01655

Vigna unguiculata - Fagiolo / DEI POVERELLI DI PALIZZI

 

Phoenix canariensis - PALMA DA DATTERI DELLE CANARIE

  

Palma datterifera originaria della Macaronesia. Introdotta in Europa e nelle regioni mediterranee a metà del XIX secolo. E' utilizzata sia per finalità alimentari che decorative.

 

COLTIVAZIONE

Pianta di poche esigenze, resiste a temperature fino a -10°C. Crescita lenta. A pieno sviluppo e se le condizioni del terreno e pedo-climatiche sono ottimali raggiunge gli 8 metri di altezza; negli altri casi rimane sotto forma di arbusto alto 2-3 metri. LA produzione dei datteri si manifesta dopo 3-4 anni dall'impianto.

 

USI CULTURALI

I datteri -benché più piccoli di quelli di Phoenix dactilifera- giunti a maturazione, hanno ottimo sapore.La linfa è impiegata per produrre il miele di palma, uno sciroppo simile a quello d'acero. Viene utilizzata per le alberature ornamentali nelle zone di mare del Mediterraneo e dell'Atlantico fino all'Inghilterra Sud-occidentale.

Scheda: A.C.

#01654 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità. 
Per richiedere la lista di disponibilità dei semi scrivi a:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure clicca sul bottone blu "invia e-mail" nella barra della pagina Banca della Biodiversità  https://www.facebook.com/bancadellabiodiversita lasciando i tuoi dati e la tua richiesta.

Triticum durum var. hordeiforme - frumento duro / RUSSELLO S.G.7 o ROSSELLO (Timilia x Biancuccia)

 

Varietà costituita per incrocio nel 1955 da Ugo De Cillis. Le due popolazione da cui è stato originato sono due di quelle tipiche in uso nella tradizione agricola dell'isola siciliana.

 

COLTIVAZIONE

La resa è di 20 quintali per ettaro, circa il 50% meno delle cultivar più moderne, ma è resistente alla ruggine del grano, al mal del piede (Ophiobolus graminis) ed al carbone (Ustilago tritici). L'altezza della spiga è circa un metro e mezzo o più cosa che non favorisce le infestanti, ma la rende facile all'allettamento, con la granella più grande del doppio rispetto ad un grano moderno. La cariosside è lunga, più o meno gibbosa con una struttura vitrea. Sconsiagliata pertanto la concimazione azotata.

 

USI CULTURALI

Mediamente produttivo; fioritura e maturazione a ciclo medio. È resistente alla stretta e mediamente resistente all'allettamento, al mal del piede, al carbone e alle ruggini. La spiga, fusiforme semi densa, è molto fragile; la meccanizzazione comporta dispersione di semi sul terreno.

Attualmente questo grano è coltivato in provincia di Ragusa per la produzione di farine destinate alla panificazione di qualità. I pani prodotti con la farina di Russello sono leggermente profumati di erbe. Le sue farine possiedono un alto gluten index pari a 86,4 %, con un buon indice W alveografico (intorno ai 150 J x 10−4) con un rapporto tenacità ed estensibilità a favore del primo. Queste farine consentono la produzione di pane mediamente poroso (alveoli) e con un elevato indice di rosso (colorazione della crosta), tipico del pane a pasta dura. Le sue farine possiedono un valore di forza medio ed hanno una bassa igroscopicità con valori compresi intorno al 58 %.  Le proteine contenute nelle sue farine sono pari al 12-14 % e il glutine è pari a 10,5 %.

Scheda: D.V.

 

#01652 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità. 
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