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Solanum lycopersicum / Pomodoro - RUGGINOSO DEL VALDARNO

 

Questo pomodoro è un ecotipo locale tipico della zona di Sieci (Firenze) nell'alto corso del fiume Arno. Ha caratteristiche affini al Borsa di Montone. Le caratteristiche più evidenti dei suoi frutti sono le striature longitudinali più o meno marcate a stadio di maturazione intermedio, che diventano marcate ed incise a piena maturazione; la forma è allungata con costolature presenti ma poco numerose.

 

USO CULTURALE

L'aspetto esteriore della bacca di questo pomodoro e la sua relativa poca conservabilità hanno fortemente penalizzato la coltivazione di questo pomodoro che è considerato con buona ragione a rischio di erosione genetica. Attualmente è in corso una campagna per la sua caratterizzazione, valorizzazione e diffusione, che verte tutta sulle sue ottime qualità organolettiche e dal suo aspetto che ne denota subito un origine antica. La speranza è di farne in futuro una produzione di nicchia a filiera corta, con un occhio di riguardo alla sostenibilità.

 

COLTIVAZIONE

La pianta ha un portamento determinato. La produttività è in genere da buona ad ottima. Si può considerare una varietà precoce, e la stagione produttiva si prolunga per molti mesi, di solito fino ai primi freddi. Tende a produrre frutti di buona pezzatura se le disponibilità idriche e la concimazione di fondo lo permettono. Il pomodoro mostra una buona resistenza alla siccità ed alle malattie. Durante le bolle di calore eccessivo, è uno dei pochi pomodori che non sospendono la produzione di fiori e l'allegagione che precede la produzione dei frutti.

 

Scheda:  Stefano Ferrazzi

#01629 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità. 
Per richiedere la lista di disponibilità dei semi scrivi a:   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure clicca sul bottone blu "invia e-mail" nella barra della pagina Banca della Biodiversità https://www.facebook.com/bancadellabiodiversita lasciando i tuoi dati e la tua richiesta.

La collezione delle semine dei mesi è una delle ultime nate e non banalmente permette a chi non è esperto di avere la naturale indicazione di quali sono i semi da mettere in terra (o in semenzaio) durante praticamente tutto il corso dell'anno solare. Un bel regalo per chi ha sempre desiderato coltivare, ma non vi si è mai potuto dedicare per altri impegni, anche di tipo lavorativo o familiare.

Ogni busta è ornata da una immagine delle superbe raffigurazioni scultoree dei mesi, realizzate quasi 1000 anni fa per il Duomo di Parma dal maestro Benedetto Antelami. Ogni busta-collezione contiene (in 5 diverse bustine) 5 tipi di semi di piante coltivate che sono altrettante accessioni della Banca della Biodiversità.

Sono disponibili tutti i mesi dell'anno:

Gennaio    -    Febbraio    -    Marzo    -    Aprile    -    Maggio    -    Giugno

Luglio    -    Agosto    -    Settembre    -    Ottobre    -    Novembre    -    Dicembre

  

Atreplice, borragine, trigonella, juta, cavolo da getti, cicerchia, bismalva, cicoria, cavolo riccio, buonenrico, gobbi, acetosa, acetosella, roscano, barba di frate, melone zatta, piantaggine, lupini, karkadè, lenticchie, ceci, malva e malvone, strigoli, ecc sono solo alcuni dei moltissimi ortaggi che in passato erano coltivati di frequente negli orti e che oggi sono da questi quasi scomparsi. La collezione ti permetterà di realizzare un angolo di orto o di giardino originale dedicato a questi ortaggi che sono antichi anche perché non li coltiviamo più... o addirittura perché non li conosciamo più!

Il gioiello delle Ande una volta arrivato in Europa non ebbe vita facile; per almeno due secoli fu considerata una pianta ornamentale, ma nociva e quindi rifiutata dagli agricoltori. La sua introduzione nei cicli colturali si deve ad una domanda che venne dall'alto, a Corte i cuochi avevano scoperto che il tubero della pianta era squisito e cucinabile in mille modi!

La busta-collezione comprende i tuberi variopinti e buonissimi di 5 varietà europee particolari che sono state recentemente riscoperte. Dato il peso della busta si dovranno aggiungere 3 euro al contributo, per coprire le spese postali e di spedizione aggiuntive.

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Un giorno qualsiasi nelle settimane prima di Natale...

vai alla pagina dove potrai sostenere il progetto Banca della Biodiversità

    

 a ) selezione collezioni                                 b ) prove di germinazione   

                

     

 c ) imbustamento semi                               d ) raccolta delle collezioni per le richieste pervenute 

 

         

 d) art lab                                       e) materiali pronti per la spedizione

 

Nota Bene:

Il post non contiene foto ritraenti volontari al lavoro perché non siamo attualmente in possesso di tutte le liberatorie necessarie che sarebbero previste. La foto 3 è di repertorio.

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