01057
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Pisum sativum var. macrocarpon / Taccola - BAMBY
Foto dei baccelli appena raccolti, dopo che una forte grandinata li ha danneggiate solo leggermente (piccole macchie irregolari bianche).
Ph. credit: Alessandro Casoli
Sono probabilmente i legumi più squisiti che si possono coltivare in primavera. Molti li preferiscono anche a fave e piselli.
Tecnicamente sarebbero piselli a baccelli grossi, che si raccolgono però quando sono ancora immaturi... e quindi sono molto teneri e non contengono fibre coriacee indigeribili. Il segreto è saperli cogliere al momento giusto... il resto è tutto piacere!
COLTIVAZIONE
Questa varietà è nana, quindi non necessita di essere sostenuta da reti o frasche; al massimo se vento e pioggia rischiano di prostrare le piante può essere una buona idee tendere due linee di spago a destra ed a sinistra della fila, fissati su due paletti conficcati ai due estremi della fila.
La taccola ama i terreni umidi e fertili, ma non tollera i ristagni idrici. Dopo la semina, nel caso in cui si noti che il terreno formi una crosta sul filare è consigliabile zappettare in superficie per permettere alle plantule di emergere più facilmente verso la luce.
UTILIZZO
Le taccole hanno diverse proprietà benefiche. L’alto quantitativo di fibre li rende un valido alleato per regolarizzare l’attività dell’intestino e aumenta inoltre il senso di sazietà, che unito al basso apporto calorico fa sì che le taccole rappresentino un alimento ideale per chi vuole perdere peso (vedi sotto). Grazie all’indice glicemico moderato che le caratterizza, le taccole sono inoltre adatte a essere inserite nell’alimentazione di tutti quei soggetti – diabetici, ma anche obesi o sovrappeso – che devono tenere sotto controllo i picchi di insulina. È bene non consumare le taccole troppo cotte perché le vitamine e i sali minerali in esse contenuti tendono a deteriorarsi a contatto con l’acqua e le alte temperature.
100 grammi di taccole fresche crude apportano circa 18 Calorie così ripartite:
- 48% carboidrati
- 47% proteine
- 5% lipidi
In particolare, in 100 grammi di taccole fresche crude sono presenti circa:
- 90,5 g di acqua
- 2,1 g di proteine
- 2,9 g di fibra totale
oltre a buone quantità di potassio, fosforo e calcio, contengono anche vitamine del gruppo B (B1, B2, B3 e B9), vitamica C e provitamina A.
Quanto alle controindicazioni, le taccole non devono essere consumate da chiunque risulti allergico o intollerante a questo alimento. (humanitas.it)
Si possono consumare anche crude, ma in questo caso è consigliabile lavarli molto molto bene. Buon appetito!
Scheda: A.C.
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Buongiorno a tutti!
L'UOMO DEI SEMI...
-per coloro che ci hanno incontrato e che hanno deciso di seminare, di riprodurre e di far crescere parte dei nostri frutti,
-per coloro che credono in quello che facciamo,
-per coloro che credono nella Banca dei Semi e la loro conservazione,
-per coloro che hanno un poco di tempo da dedicarci,
-per la natura che va rispettata e le colture mantenute,
-per l'orto didattico che porta gioia e speranza,
-per la semplicità di un progetto che può diventare un progetto di tutti!
Dove non arriva l'uomo arriva la natura!
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01010
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Raphanus sativus var. longipinnatus - Daikon / CANDELA DI GHIACCIO
Il daikon, il cui nome giapponese significa 'grande radice', è una varietà di ravanello dal sapore delicato, caratterizzato da foglie dalla rapida crescita e una radice napiforme bianca. È originario dell'Asia orientale continentale, dove viene principalmente raccolto e consumato, tuttavia è abbastanza diffuso a livello internazionale.
La radice, che può raggiungere dimensioni ragguardevoli (in alcuni casi anche 5-10 cm di diametro e 20-35 cm di lunghezza), ha una polpa tenera, croccante e leggermente piccante, ed ha un ruolo importante nella cucina giapponese
COLTIVAZIONE
Generalmente si semina da metà estate all'inizio dell'autunno, a seconda della zona di coltivazione.
Sebbene le radici di questa pianta sia in grado di penetrare anche in terreni compatti, crescono meglio in quelli sciolti e a tessitura fine.
Un accorgimento al quale prestare attenzione è quello di evitare di applicare alte dosi di azoto al terreno poiché può comportare un eccessivo sviluppo delle foglie a discapito della crescita delle radici.
USI COLTURALI
Nella cucina giapponese le radici di daikon vengono spesso servite crude nelle insalate, mentre le foglie sono consumate come verdura fresca.
Oltre a quella giapponese, il daikon è un ingrediente importante anche in altre cucine orientali, come quella coreana, cinese, vietnamita e indiana.
Al di là dell'utilizzo culinario, in molte parti del mondo si usa anche come foraggio.
Scheda: M.D.
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