Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Per saperne di più clicca qui. 
Chiudendo questo banner o cliccando su "Accetta" acconsenti all’uso dei cookies.

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta ed acconsente all'uso dei coolkies. Per saperne di piu'

Approvo

Raphanus sativus var. longipinnatus - Daikon / MOOLI MINOWASE 2

 


Il daikon, il cui nome giapponese significa 'grande radice', è una varietà di ravanello dal sapore delicato, caratterizzato da foglie dalla rapida crescita e una radice napiforme bianca. È originario dell'Asia orientale continentale, dove viene principalmente raccolto e consumato, tuttavia è abbastanza diffuso a livello internazionale.

La radice, che può raggiungere dimensioni ragguardevoli (in alcuni casi anche 5-10 cm di diametro e 20-35 cm di lunghezza), ha una polpa tenera, croccante e leggermente piccante, ed ha un ruolo importante nella cucina giapponese

 

COLTIVAZIONE

Generalmente si semina da metà estate all'inizio dell'autunno, a seconda della zona di coltivazione.

Sebbene le radici di questa pianta sia in grado di penetrare anche in terreni compatti, crescono meglio in quelli sciolti e a tessitura fine. 

Un accorgimento al quale prestare attenzione è quello di evitare di applicare alte dosi di azoto al terreno poiché può comportare un eccessivo sviluppo delle foglie a discapito della crescita delle radici.

 

USI COLTURALI

Nella cucina giapponese le radici di daikon vengono spesso servite crude nelle insalate, mentre le foglie sono consumate come verdura fresca.

Oltre a quella giapponese, il daikon è un ingrediente importante anche in altre cucine orientali, come quella coreana, cinese, vietnamita e indiana.

Al di là dell'utilizzo culinario, in molte parti del mondo si usa anche come foraggio.

 

Scheda: M.D.

#00595 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità. 
Per richiedere la lista di disponibilità dei semi scrivi a:     Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure clicca sul bottone blu "invia e-mail" nella barra della pagina Banca della Biodiversità https://www.facebook.com/bancadellabiodiversita lasciando i tuoi dati e la tua richiesta.

Phaseolus vulgaris - Fagiolo / RISO BIANCO

 

Cucurbita pepo - Zucchina / BIANCA SICILIANA

 


È un'antica varietà di zucchina, considerata un'eccellenza della Sicilia, facile da coltivare, molto produttiva e precoce. La pianta ha portamento eretto e cespuglioso. 

I frutti possono raggiungere grandi dimensioni, talvolta più di 35 centimetri di lunghezza, ed hanno una buccia di colore verde molto pallido, che si presenta poco coriacea al tatto. La polpa è dolce, di ottima consistenza e tiene molto bene la cottura. 

 

COLTIVAZIONE

Esprime il suo massimo potenziale produttivo in ambienti a clima mite e in posizione soleggiata ma ben aerata. 

Per la semina in pieno campo i semi si possono mettere a dimora da aprile a giugno, o comunque quando la temperatura, sia diurna sia notturna, si mantiene sopra i 20 °C, in modo da evitare il pericolo di gelate tardive. In serra, invece, la semina si può anticipare già ai primi di febbraio. 

Durante lo sviluppo delle piantine, oltre ad abbondanti irrigazioni, può essere necessario intervenire con operazioni di sarchiatura e concimazioni di copertura a base di azoto e fosforo.

 

USI COLTURALI

La zucchina, in linea generale, è considerata un ortaggio altamente digeribile, con poche calorie e molto ricco di acqua, perciò è particolarmente indicato in diete controllate.

Questa varietà è molto apprezzata nella cucina siciliana ed è ottima da friggere, da usare sulla pasta o come contorno, per preparare parmigiane di zucchine, da fare arrosto o al forno.

 

Scheda: M.D.

#00414 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità. 
Per richiedere la lista di disponibilità dei semi scrivi a:      Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure clicca sul bottone blu "invia e-mail" nella barra della pagina Banca della Biodiversità https://www.facebook.com/bancadellabiodiversita lasciando i tuoi dati e la tua richiesta.

Solanum lycopersicum - Pomodoro / CANESTRINO DI LUCCA

 

È un’antica varietà a maturazione medio precoce, eccellente sia per insalate che per conserve. La pianta si presenta vigorosa, dal portamento indeterminato, resistente e produttiva.

I frutti sono contraddistinti da un’insolita forma a canestro, da cui il nome, di colore rosso acceso a maturazione e con solcature più o meno pronunciate; di taglia da media a grande, spesso sono periformi sui primi palchi e diventano più costoluti sui palchi più alti. La polpa è soda, piena non acquosa, a bassa acidità ed elevato contenuto zuccherino; la buccia è sottile.

 

COLTIVAZIONE

La semina in semenzaio avviene tra gennaio e febbraio con trapianto dopo 30 giorni e raccolta tra giugno e ottobre. In campo si effettua tra marzo e aprile con diradamento dopo 30 giorni e raccolta tra giugno e settembre. La profondità ottimale di semina è di 1 centimetro con impianto che prevede una distanza di 80-100 centimetri tra le file e 30-50 centimetri sulla fila. Necessita di terreni ben drenati e con fertilità abbastanza elevata, oltre che un’abbondante concimazione organica.

 

USI CULTURALI

Il successo del canestrino è dovuto all’elevata conservabilità, alla resistenza alla manipolazione e al trasporto e alla sua versatilità dato che può essere usato in insalate, fresco su piatti di pasta, per conserve o sughi pronti. Fino a non molto tempo fa veniva coltivato da pochi produttori delle province di Pisa e di Lucca ed è considerata una varietà a rischio di erosione genetica; dal 2002 la produzione è però di nuovo in crescita grazie ad un lavoro di selezione in purezza curato da una cooperativa locale lucchese.

 

Scheda: M.D.

#00497 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità.  Per richiedere la lista di disponibilità dei semi scrivi a:   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure clicca sul bottone blu "invia e-mail" nella barra della pagina Banca della Biodiversità https://www.facebook.com/bancadellabiodiversita  lasciando i tuoi dati e la tua richiesta.

Citrullus lanatus - Anguria / MANSFIELD LUNA E STELLE

 

 

 

È un'antica varietà di anguria già conosciuta e coltivata dalle comunità Amish, rilasciata negli anni '20 del XX secolo negli USA, caduta nell'oscurità per alcuni decenni e riscoperta con grande entusiasmo nel 1981 da Merle Von Doren, una contadina del Missouri.

Ha un forte impatto visivo. Il nome si riferisce alla buccia verde scura ricoperta di puntini giallo acceso che ricorda proprio un cielo stellato con tanto di lune.

Produce frutti di 45-60 cm di diametro e del peso di 2-10 kg. Anche il fogliame presenta le caratteristiche maculature. La polpa è gialla e discretamente dolce, i semi sono bianchi.

 

COLTIVAZIONE

Ha esigenze termiche elevate: la temperatura di germinazione dei semi è di 15°C, il che impone una semina solo a primavera avanzata (aprile-maggio), per poter essere poi raccolto in piena estate.

Nel complesso la pianta risulta rustica, vigorosa, non particolarmente esigente in dotazione di elementi nutritivi, ma richiede una buona disponibilità idrica. I terreni più adatti alla coltivazione sono quelli profondi e sciolti. 

I segni più evidenti per la raccolta dei frutti sono il disseccamento del peduncolo e del cirro che lo accompagna e un suono cupo e sordo alla percussione.

 

USI COLTURALI

Questa varietà ha un sapore straordinariamente dolce e fresco ed è rinomata per le sue proprietà idratanti. 

Non è indicata per la spremitura, per via del contenuto di semi relativamente alto; tuttavia la polpa si abbina molto bene alle insalate, mentre la scorza può essere messa in salamoia.

In molte parti della Cina e dell'Africa, più che per la polpa questa anguria viene coltivata per i suoi semi, che sono piuttosto nutrienti.

 

 

Scheda: M.D.

#00411 è il numero di accessione ai semi che sono disponibili nella Banca della Biodiversità. 
Per richiedere la lista di disponibilità dei semi scrivi a:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure clicca sul bottone blu "invia e-mail" nella barra della pagina Banca della Biodiversità https://www.facebook.com/bancadellabiodiversita lasciando i tuoi dati e la tua richiesta.

 

Altri articoli...

  1. S00374
  2. S00354
  3. S00322
  4. S00321
Joomla Templates by Joomla51.com